venerdì 15 settembre 2017

Recensione: La fine della solitudine

Cari lettori, oggi giornata piena di post =D spero che apprezziate!
Già da un po' volevo farvi leggere questa recensione, ma ho sempre rimandato perché purtroppo si tratta di una recensione negativa e che non avevo davvero voglia di scrivere. Il libro in questione mi ha lasciato molto poco e mi ha delusa profondamente, scrivere qualcosa è stato difficile.

LA FINE DELLA SOLITUDINE
Salani | 312 pp. | €14,90
Jules sa di essere un custode di ricordi, come dice Alva, ma questa non è solo la sua storia.
È la storia di tre fratelli, Jules, Liz e Marty, che da piccoli perdono i loro genitori in un incidente e sono costretti a vivere separati e senza famiglia, estranei l’uno all’altro. Marty si butterà a capofitto negli studi, Jules sfuggirà alla vita diventando un introverso mentre Liz si brucerà alla sua fiamma, vivendo senza limiti. La loro infanzia difficile sarà come un nemico invisibile, da cui impareranno a difendersi.
Più di ogni altra, questa è la storia di Jules e Alva. Due solitudini che si incrociano, si cercano e si mancano, inquiete, per anni. Jules e Alva sono incapaci di riconoscere quel che provano l’uno per l’altra, legati come sono dal bisogno di amicizia, con il loro perdersi, ritrovarsi e salvarsi.
Ma questa è soprattutto la storia di chi, come Jules, serba i propri ricordi insieme a tutte le alternative che non ha scelto, pur sfiorandole e sperimentandole attraverso la letteratura e la musica.
Dalla voce di un giovane e già osannato talento della narrativa tedesca, un grande romanzo sulla magia della scrittura che salva dal male. Un libro che commuove e fa sorridere, senza retorica né sentimentalismi, scritto in una prosa coinvolgente come il racconto di un sopravvissuto, chiara come una lama che affonda con dolcezza nelle nostre paure, calda come l’immagine di una foto ritrovata dopo lungo tempo.


La fine della solitudine è un libro dalla trama semplice ma che ti annienta, facendoti assaporare continuamente la paura di perdere ciò che di bello si ha nella vita. 
Jules è il protagonista di questa storia, ci accompagna nei suoi ricordi alla scoperta dei momenti che hanno segnato la sua esistenza, a partire dalla morte dei suoi genitori e la successiva separazione dai due fratelli Liz e Marty; tre bambini diventati di colpo grandi e incapaci ancora di affrontare la vita da soli. 
Immancabile nei suoi pensieri c’è Alva, il suo grande amore fin dall’infanzia, una ragazza tormentata a cui piace sparire la notte e passeggiare. Impareremo così a conoscere Jules e il suo mondo che muta negli anni, ma con un’unica costante: la continua delusione. Ogni qual volta che Jules crede di aver trovato la felicità, ecco che subito la Morte si ripresenta frantumando le poche speranze del protagonista. 
La fine della solitudine è una continua tortura, leggendo si ha la sensazione di essere schiaffeggiati dal destino, ogni volta, come se la vita ci volesse ricordare di non sorridere mai troppo. Con i colori e i sapori dell’autunno in sottofondo il libro ci porta davanti alla realtà della vita, nuda e cruda.
Una trama ben idealizzata e che ti prende fin dall'inizio, con un lungo flashback che riporta i lettori nel passato. Ma purtroppo proseguendo con la lettura la storia non acquista energia, ma rimane piatta, su una linea retta che inizia ad annoiare il lettore. Ho avuto difficoltà a terminare la lettura, nonostante avessi riposto tante – forse troppe – speranze in questo libro. In fondo l’idea di base era ottima, peccato non sia stata sfruttata al meglio. 
Penso che l’autore abbia voluto inserire troppo, rendendo la storia prolissa e a tratti noiosa, con il risultato di avere tra le mani un libro ordinario, nulla di eclatante. La storia che dalla trama si prospetta delle migliori, alla fine non mi ha lasciato molto, solo tanta amarezza e delusione. Unica nota positiva sono i personaggi, descritti in maniera minuziosa e ben caratterizzati. 
Insomma La fine della solitudine non mi è piaciuto, ma nulla vi vieta di leggerlo, il mio unico consiglio è di non riporre troppe aspettative su questa storia. 







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