mercoledì 13 gennaio 2016

Intervista a Elisabetta Cametti, autrice de "Il regista"

Buongiorno cari lettori ^^ oggi con grande piacere ed onore vi possiamo far leggere l'intervista fatta all'autrice Elisabetta Cametti. Scrittrice di libri thriller, già pubblicati in vari Paesi.
Considerata "la signora italiana del thriller" Elisabetta Cametti ha un posto particolare nel mio cuore. Ho letto la saga di K (Giunti editore) e ho piacevoli ricordi dei due libri, entrambi amati e super consigliati ai lettori del genere! Qui e qui le recensioni del primo e secondo libro della serie di K.

A Novembre inoltre è uscito un suo nuovo romanzo, che già fa parlare di sé. Il regista - 29 ore per non morire, con una trama e una copertina super accattivante mi ha attirato dalla prima volta che l'ho visto in libreria. Ringrazio Cairo editore per avermi dato la possibilità di leggerlo, perché sono proprio curiosa di sapere cos'altro si è inventata Elisabetta.

IL REGISTA
Cairo editore | 382 pp. | €18,90
New York, oggi. Veronika Evans è una fotoreporter che ritrae l'umanità emarginata della metropoli. I suoi scatti scioccanti ottengono milioni di visualizzazioni al giorno, decine di migliaia di tweet all'ora: un immenso popolo di follower in mezzo al quale si può nascondere chiunque. Barbara Shiller è una profiler del NYPD, che affronta ogni caso di omicidio con la rabbia di chi deve scontare un tragico errore di valutazione. Intorno a lei, un mondo di uomini a cui vorrebbe far dimenticare la propria bellezza. Poi c'è la puntata di un talk show da Emmy Award andata in onda l'anno precedente, i cui ospiti sembrano candidati a una morte teatrale quanto atroce. Per quella macabra sequenza di omicidi, i primi indagati sono i partecipanti ancora in vita, tra i quali Veronika e il suo concorrente Derek Crane, ma anche un reporter di guerra scomparso da giorni e il conduttore del talk show. Tutti sono sospettati, nessuno è al riparo. Tutti con un alibi forte, e un passato discutibile. Tutti possibili carnefici. Tutti potenziali vittime. Gli indizi si rincorrono, senza mai portare a un movente. 29 ore in countdown: in un'escalation di violenza e terrore si delinea l'ombra di un regista con la sua incredibile strategia omicida, che scriverà una nuova pagina della storia del crimine.



1. Ciao Elisabetta, raccontaci un po' di te.
Sono una donna che crede nei sogni e che per questo non molla mai. Ho voluto metterlo nero su bianco anche nella dedica del mio primo thriller: “Al tempo dedicato a costruire i sogni, perché il suo valore ha la forza di rendere possibile l’impossibile.”
Elisabetta scrittrice è instancabile e perfezionista.
Elisabetta donna è passionale e combattiva.

2. Quando e come è iniziata la tua passione?
Scrivo da sempre, da quando ero ragazzina e mi sedevo in mezzo al prato per raccontare i miei sogni al diario e romanzare le mie giornate. All'università ho scritto una serie di articoli di marketing. I romanzi sono stati un passo spontaneo. Una svolta a livello emotivo: ho sentito che era arrivato il momento di lasciare che la scrittura assumesse un ruolo più importante nella mia vita. Così sono nate Katherine Sinclaire e Veronika Evans. La prima, protagonista della serie K, è una manager che si trova coinvolta in un terribile intrigo archeologico. Veronika, protagonista della serie 29, è una fotoreporter determinata a portare alla luce le ferite dell’emarginazione nelle metropoli. Sono donne molto diverse nell'aspetto, nel modo di ragionare, nell'approccio alle cose. Tuttavia hanno un punto in comune: entrambe si fanno portavoce dei valori in cui io credo. Katherine lotta per l’integrità e per la difesa di ogni forma di vita. Veronika condanna l’indifferenza. Vivono in una società corrotta e si adoperano per cambiarla.

3. Cosa ti ispira nella scrittura?
La quotidianità è una fonte di ispirazione continua, mi guardo intorno con curiosità, approfondisco i casi di cronaca, leggo, seguo le serie televisive e non smetto mai di studiare.

4. Se dovessi consigliare qualche libro da leggere assolutamente, quale consiglieresti?
Leggo di tutto, senza una preferenza di genere. Le mie letture sono dettate dallo stato d’animo e inizio sempre un nuovo libro prima di finire quello in corso. Sono tanti gli scrittori che apprezzo. Alcuni li sento più vicini a me come stile, altri li ammiro per la capacità di tenere alta l’attenzione, altri ancora per la maestria con cui tessono la trama. È difficile fare una classifica, perché da ogni libro ho imparato qualcosa, nel bene e nel male. Come sosteneva Plinio il Vecchio: “Non c’è libro tanto cattivo che in qualche sua parte non possa giovare”. Il mio suggerimento è: leggete, leggete, leggete. Fatelo con curiosità, lasciatevi trasportare dalla trama e siate assetati di emozioni.

5. Quali sono stati i tuoi romanzi pubblicati fino a questo momento?
K – I guardiani della storia
K – Nel mare del tempo
– Il Regista

6. A quale romanzo ti senti più legata? Perchè?
Ogni mio romanzo è il risultato di almeno un anno di lavoro, tra ricerche, approfondimenti e stesura. E ogni libro è il punto di partenza per il successivo. Non esiste una preferenza, perché i personaggi, le storie, le ambientazioni sono parte di me, raccontano le mie esperienze e proiettano i miei sogni.

7.Come mai hai deciso di dedicarti al thriller?
Adoro scrivere trame complesse, ricche di personaggi le cui storie si intrecciano, di misteri che mentre si dipanano conducono a nuovi enigmi, di cambi di rotta capaci di sorprendere. E il thriller è il genere che più si presta a questo tipo di narrazione: permette di spaziare in ogni dove, di unire l’alta tensione alle verità storiche, gli intrighi all'avventura, l’azione al sentimento, ma anche di far volare la fantasia senza trascurare momenti più profondi.

8. Il regista è il tuo ultimo romanzo. Raccontacelo.
È un thriller dal ritmo serrato, che tra le pieghe dell’azione cerca di trasferire anche messaggi profondi. La protagonista è Veronika Evans, una fotoreporter determinata a portare alla luce le ferite dell’emarginazione nelle metropoli. I suoi scatti ritraggono il lato cupo di New York: senzatetto morti di stenti sui marciapiedi, cani randagi alla ricerca di cibo nei cassonetti, disabili e anziani abbandonati alla loro sorte. I giornali la definiscono “cecchino della strada” perché ogni sua foto è un colpo al perbenismo e fa parlare la rete attraverso milioni di visualizzazioni e di tweet. Uno dei tanti motivi per cui è considerata scomoda e pericolosa.
A un anno dalla sua partecipazione al talk show vincitore dell’ultimo Emmy Award, la polizia trova i corpi senza vita degli altri ospiti del programma. Ai cadaveri sono stati asportati i bulbi oculari e la faccia è nascosta da una macchina fotografica attaccata alla testa con del nastro adesivo.
Il caso di omicidio multiplo viene affidato a Barbara Shiller, profiler del New York Police Department, che vede in questa occasione la possibilità di riscattare la propria carriera da un tragico, precedente errore di valutazione.
Durante l’indagine emergono indizi discordanti. Veronika è tra i sospettati. Insieme a lei sono indagati un reporter di guerra e un avvocato di grido, proprietario dell’agenzia fotografica concorrente. Ma un’ombra cade anche sul conduttore del talk show.
Tutti hanno un alibi, forte e verificato. Tutti hanno un passato discutibile. Tutti potrebbero essere carnefici, ma anche vittime.

9. Se dovessi consigliarlo, quali punti di forza mostreresti? 
Direi semplicemente che, dopo aver scritto i due romanzi della serie K, I guardiani della storia e Nel mare del tempo, in cui l’azione ruota attorno a misteri storici, volevo sfidarmi con una trama che affronta temi di grande attualità come il giornalismo d’assalto, i talk show, gli attacchi degli hacker. Il regista è il risultato di un approfondito studio dei casi di cronaca di questi anni e racconta le ultime 29 ore di un seria killer che con la sua strategia omicida scriverà una nuova pagina della storia del crimine.

10. Progetti futuri?
Il secondo romanzo con Veronika Evans come protagonista, il terzo della serie K e la loro trasposizione cinematografica.

Ringraziamo infinitamente ancora Elisabetta per aver risposto alle nostro domande!


Che ne pensate del nuovo libro?
Avete letto i precedenti?






2 commenti:

  1. Ho letto con vivo interesse la tua bella intervista alla scrittrice Elisabetta Cametti. Devo confessare che non conoscevo i suoi libri. I suoi thriller hanno trame avvincenti e devo porre rimedio alla mia lacuna da lettrice distratta. Grazie per avermi dato l'opportunità di conoscere una signora del thriller che inizierò a seguire con piacere :)

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    1. Conoscendo più o meno i tuoi gusti credo che i suoi libri possano piacerti! Se la leggerai, fammi sapere ^^

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